La scuola professionale dei merletti veneziani fu aperta per volere del parroco Monsignor Giovanni Zamarin.
Essa voleva diffondere e proseguire l’attività della lavorazione di pizzi e delle trine con l’uso dei fuselli. Questa antica tradizione sembra sia stata importata dai fuggiaschi di Venezia ad Aquileia e venne ben appresa dalle donne isolane che, con la fabbricazione di preziosi ricami, seppero farsi apprezzare dalle sofisticate dame francesi giunte nelle nostre terre in seguito alle truppe napoleoniche. Anche all’Austria piacque il merletto, tanto da agevolare l’apertura di una scuola professionale, dedita a tramandare quest’arte.
Maria Teresa Vascotto fu la prima maestra, avendo appreso i segreti dei fuselli direttamente a Vienna, dove si era recata su incarico del parroco. Fu proprio dalla capitale austriaca, che in seguito, giunsero materiali ed ordinazioni.
Da subito la scuola riscosse notevole successo: numerose erano le allieve ed i lavori così ricercati da offrire discreti guadagni alle giovani apprendiste.
Accanto a Maria Teresa Vascotto venne ad insegnare Agnese Tamaro in Degrasi. Successivamente divenne direttrice Pia Degrassi, che resse il suo incarico fino allo chiusura della scuola. Solo nel 1920 essa, che dapprima occupava alcuni locali in via Besenghi, venne riaperta in una casa detta “Al Lido”, ma fu in seguito spostata definitivamente al pianoterra del palazzo municipale. Allora vi insegnò Luigia Pugliese, la cui sorella Felicita era ivece maestra elementare.
Purtroppo iniziavano i tempi duri anche per quest’ attività; poche erano le allieve davvero interessate a scoprire i segreti degli antichi merletti ed anche la autorità si dimostravano meno interessate a difendere questa tradizione. Fu cosi che in seguito a parecchie difficoltà la scuola, nel 1936, fu soppressa e trasferita ad Idria. (Isola d’Istria, 2000)
Fonte:
1. ISOLA d’Istria: dalle origini all’esilio: la storia, la cultura, la fede, le tradizioni di una comunità che non vuole dimenticare (2000). Trieste: Edizioni “Isola nostra”