Nella Preistoria i rilievi sovrastanti la costa isolana ospitarono la fortificazione (castelliere)degli Istri, tribù illirica che popolò la penisola prima della colonizzazione romana.
Assoggettata dai Romani nel 178-177 a. C., l’Istria fu inglobata nell’Impero di Roma (32 a. C.) nella cosiddetta X Regio Venetia ed Histria. In epoca romana sull’isola si installò un insediamento, chiamato probabilmente (il nome non è stato ancora del tutto accertato) Halietum. All’inizio del Io secolo, nel vicino golfo di S. Simone fu costruito il complesso architettonico di una grande villa marittima, dotata perfino di un proprio porto. A nord dell’odierna Isola sono stati rinvenuti i resti di un altro ancoraggio che risale al IIo-IIIo secolo. Il crollo dell’Impero romano d’Occidente e del dominio dei Germani, soprattutto dei Goti nel 476, non determinò dei sostanziali cambiamenti sociali in Istria, come del resto nella penisola italica. Nel VIo secolo l’Istria iniziò a far parte dell’Impero bizantino d’Oriente. Nonostante l’insediamento slavo che interessò i dintorni di Isola all’inizio del VIIo secolo, la popolazione cittadina mantenne il suo carattere romano. Nel 788 l’Istria passò dall’Impero bizantino al Regno dei Franchi: quest’ultimo contribuì a mutare notevolmente le relazioni sociali, a far sì che fosse abbandonato l’ordinamento romano-bizantino e introdusse il feudalesimo. Alle città, eccezion fatta per il loro retroterra, venne riconosciuta l’autogestione. La località di Isola fu la prima volta menzionata, come Insula, nel documento veneziano Liber albus il 14 gennaio 932. Nel 1o36 il patriarca di Aquileia Popone offrì in dono Isola assieme a tutti i suoi diritti al monastero benedettino di Aquileia. L’insediamento dichiarò la propria indipendenza nel 1253 trasformandosi in un nucleo urbano dotato di leggi e poteri propri. Le località del Litorale, a differenza di quelle ubicate nell’entroterra e fondate dai proprietari terrieri, mantennero i tratti dell’ordinamento autonomo ereditato dal periodo tardo antico. A partire dall’epoca bizantina, l’autonomia locale nelle città cominciò ad attenuarsi, senza però mai estinguersi del tutto. Nel Duecento e nel Trecento Isola fu protagonista di contenziosi territoriali con i centri di Pirano e di Capodistria. Nel periodo tra il 128o e il 1797 la cittadina fu sottoposta alla Repubblica di Venezia. L’amministrazione veneziana concesse alle città conquistate un’autonomia interna che pre-vedeva la presenza d’istituzioni quali il consiglio comunale e il podestato veneziano. Il regime ari-stocratico, sul modello di quello veneziano, catalizzò il potere nelle mani di alcune famiglie ricche e influenti, che a Isola erano i Manzioli, i Besenghi e gli Ughi. Dopo il crollo della Repubblica di Venezia, nel 1797 e dopo il breve intermezzo austriaco (1798-1805) e delle Province illiriche (1809-1813), l’Istria, e quindi Isola, furono inglobate nell’Impero asburgico, continuando a farne parte fino alla fine della Prima guerra mondiale nel1918. Nel periodo tra le due guerre mondiali la cittadina afferì al Regno d’Italia, e nel1945, alla fine della Seconda guerra mondiale, fu occupata dall’Armata jugoslava. Fino al 1947 venne a far parte, prima, della cosiddetta »Zona B« della Venezia Giulia, in un secondo momento del Territorio Libero di Trieste; nel 1954 fu assegnata alla Repubblica popolare di Slovenia nella cornice della Federazione jugoslava. Dal 1991 fa parte della Repubblica di Slovenia. (Darovec, 2010)
Fonte:
1. DAROVEC, D. (2010). Tra i monumenti di Isola : guida storico-artistica del patrimonio artistico di Isola = Die Stadt Izola erkunden : Reiseführer durch die kunsthistorischen Sehenswürdigkeiten der Stadt Izola, Koper : Univerza na Primorskem, Znanstveno-raziskovalno središče, Založba Annales