Probabilmente, già alla ne del XVI secolo, il monastero aveva raggiunto le dimensioni che vediamo nella piantina del 1775. Allora
il complesso monastico comprendeva un edificio principale a due piani, che aveva una pianta a forma di L, al quale era accostato un campanile e una costruzione più piccola di un piano, all’altra estremità, che fungeva da dispensa. L’edificio principale possedeva un ingresso a tre arcate sul lato meridionale; su tutta la facciata erano disposte in fila delle aperture disposte perpendicolarmente a
forma di finestra. Queste al piano terra fornivano luce alle “officine”; al piano superiore si trovavano le celle dei monaci. Accanto all’edifico principale vi era anche una chiesa, non presente in questa piantina, che costituiva la parte settentrionale del complesso. In questo modo veniva a formarsi un atrio interno tra gli edifici, cinto parzialmente da un corridoio a croce e con la presenza di un pozzo, che andava a costituire probabilmente lo spazio del chiostro. Nel XVIII secolo l’atrio fu denominato Piazza de Chiostri. Possiamo ipotizzare l’esistenza all’esterno dell’edificio monastico di orti curati e ordinati, che permettevano l’autoapprovvigionamento di cibo e di erbe officinali.