Le fotografie, selezionate e riscattate per il progetto »I volti di Capodistria« mostrano i cambiamenti e lo sviluppo della città e dei suoi abitanti.
»La fotografia doma l’immaginazione e deride l’ingannevole affidabilità della memoria. La sua verità distrugge il potere di ogni immaginazione umana. Il ricordo delle cose e delle persone che scivolano attraverso il tempo immobile si trasforma costantemente, la fotografia »morta« invece la delimita e circoscrive senza pietà. Cosa rimane? Le persone, le cose. Più precisamente: il (loro) passato del verbo essere – Eravamo. E dopo molti anni, decenni, anche voi osservatori di entrambe le fotografie, sarete esattamente come noi: Eravamo.«
1. Vidic, T. (2012). Fotografije kot resnica minevanja = Fotografie quali testimonianze dello svanire del tempo. V Bombek, Z.. Obrazi Kopra = I volti di Capodistria [prevod v italijanščino Lea Caharija] (str. 3-4). [Koper]: Pokrajinski muzej Koper, 2012
Il progetto »I volti di Capodistria« si basa sulla tecnica »ieri-oggi«; dopo aver acquisito vecchie fotografie di capodistriani risalenti dal periodo 1950-60-70, li ho (ri)fotografato nello stesso identico luogo, con la stessa identica posizione del corpo e mimica del volto, nello stesso periodo del giorno e dell’anno. Così, ho creato un interessante confronto tra vecchio e nuovo. Le fotografie mostrano lo sviluppo della città e, soprattutto, il cambiamento della persona. Affiorano così numerose testimonianze del passato, nostalgie, ricordi, aneddoti, legami familiari e amicizie. Il tutto naturalmente all’insegna di Capodistria e dei capodistriani. Attraverso le vecchie fotografie scopriamo la vita, il lavoro, la convivenza e i legami con la città di Capodistria.
Il periodo tra il 1950 e il 1980 a Capodistria era politicamente turbolento, architettonicamente saturo, economicamente espansivo e, a causa del grande pendolarismo giornaliero tra la città e i dintorni, anche molto vario.
La mostra »I volti di Capodistria« suscita molti ricordi nostalgici dell’infanzia di quanti hanno lavorato al progetto come pure degli osservatori, capodistriani, che hanno riconosciuto i volti e i luoghi famosi della città e dei suoi dintorni.
Zdenko Bombek