Il patrimonio culturale della Savrinia contiene numerosi riferimenti alla tradizione orale e scritta; quest’ultima risalente agli ultimi due decenni del Ventesimo secolo. Il luogo dove si ambientano le narrazioni sono i villaggi savrini, animati oltre che dagli elementi antropici presenti anche da persone immaginarie che incarnano esseri mitologici buoni e cattivi.
Le poesie savrine si ricollegano alla semplicità della vita quotidiana e alle feste delle genti di questi territori. Prevalgono le poesie liriche, in particolare quelle d’amore. A raccogliere questa tradizione orale sono state le discendenti delle savrine. Le poesie popolari della Savrinia esprimono l’attaccamento degli autori al paesaggio e agli abitanti nostrani. Le poesie spaziano dai versi classici di Kocjančič, passando a quelli più liberi di Pribac, per arrivare a quelli moderni di Jurinčič e Bržan. Nella Bržan e nella Štok Vojska emergono i sentimenti, i valori e anche una critica verso i rappresentanti del potere; in Kocjančič, Jurinčič e Pribac affiora il veloce adeguamento degli abitanti alla vita moderna e la perdita dei valori morali locali.
L’autobiografia, la biografia e la storia patria si intrecciano particolarmente nei lavori di Marija Franca, Dušan Jakomin, Rafael Vidali e Alojz Kocjančič. Nelle novelle e nei romanzi di MarjanTomšič leggiamo delle dure condizioni di vita degli abitanti prima della seconda guerra mondiale, a cui non è estraneo un fittizio mondo magico, che restituisce una realtà quotidiana ancora più veritiera, con valenze simboliche. La scelta di scrivere in dialetto da parte degli autori è consapevole e coraggiosa. Negli anni ’60 e ’70 dello scorso secolo il dialetto savrino non era asceso a genere letterario e non era neanche ben visto nelle scuole; solo con i lavori di Tomšič e Jurinčič troveranno spazio le espressioni dialettali, che un decennio dopo si imporranno in numerosi lavori dialettali.
La capacità espressiva e la conoscenza del dialetto si sono oggi affermati nella scuola e in numerosi eventi culturali, rivalutando il ruolo del dialetto anche in funzione di arricchimento della lingua letterararia slovena.