Poco dopo la morte del padre (1783) il giovane appena undicienne Francesco Grisoni, fu mandato a scuola nell’illustre seminario per nobili, il Collegio Tolomei a Siena, dove trascorse quatro anni. La ragione per cui il giovane Francesco fu mandato così lontano da casa – i suoi coetanei che anche provenivano dalle più illustri e nobili famiglie di Capodistria per lo più frequentavano il Collegio dei Nobili – non è spiegata da nessuna parte.
Il Collegio dei Nobili di Capodistria è nato in seguito alle decisioni del Concilio di Trento di aprire dei seminari in tutte le principali città delle provincie e per educare la gioventù in un rinnovato spirito religioso. Le autorità veneziane diedero il loro permesso per l’apertura di tale istituzione appena nel 1612. Dal Collegio dei Nobili di Capodistria uscirono numerosi intellettuali di Capodistria, dell’Istria e anche altrove come ad es. Gian Rinaldo Carli, Girolamo Gravisi, Giuseppe Tartini e tanti altri. L’aspetto odierno del collegio risale alla fine del XVII e all’inizio del XVIII secolo.
