La Sezione di storia ed etnografia contiene più di 1200 unità archivistiche che documentano la presenza e l’attività degli sloveni in Italia.
La Sezione di storia ed etnografia è stata istituita nel 1951 su iniziativa di Zorko Jelinčič. Il fondo contiene più di 1200 unità archivistiche che documentano la presenza e l’attività degli sloveni in Italia. I fascicoli contengono documenti originali e riproduzioni che coprono il periodo dal 19° secolo ad oggi. L’archivio è costituito da fondi archivistici personali, delle associazioni e da raccolte tematiche. La collezione di maggiore pregio è costituita dall’archivio di negativi di Mario Magajna. La collezione è composta da più di 8000 buste con 300.000 negativi. Tutti i negativi del fondo Primorski dnevnik sono digitalizzati nei formati PDF e TIFF. Gli utenti possono consultare in sede le fotografie digitalizzate. La fototeca è composta da circa 80.000 fotografie che coprono il periodo dalla fine dell’Ottocento ad oggi. L’archivio biografico è composto da 2500 fascicoli contenenti documenti originali o riproduzioni e altro materiale documentario di personalità rilevanti della comunità slovena in Italia. L’inventario dei fondi archivistici è consultabile on line sulla pagina web della biblioteca e nel catalogo nazionale sloveno COBISS. Il materiale è consultabile in sede previa prenotazione. L’archivio della Sezione storia è composto anche da reperti etnografici museali: attrezzi agricoli e artigianali, strumenti musicali, quaderni di scuola, certificati e pagelle, stendardi, costumi popolari originali ed altri oggetti. La sezione di storia ed etnografia organizza anche incontri e conferenze per giovani ed adulti.
Il Comitato per le onoranze degli eroi di Basovizza è stato costituito nel luglio 1945. Con la sua fondazione l’autorità popolare slovena di Trieste ha voluto celebrare il ricordo di giovani attivisti sloveni Ferdo Bidovec, Franjo Marušič, Zvonimir Miloš e Alojz Valenčič, condannati a morte nel primo processo di Trieste e fucilati il 6 settembre 1930 al poligono di tiro di Basovizza ed assurti a simbolo dell’opposizione degli sloveni al fascismo. A partire dal settembre 1945 il monumento alle vittime di Basovizza è teatro di una celebrazione commemorativa che si svolge ogni anno la prima domenica dopo il 6 settembre.
Dal 1997 in poi il Comitato opera in seno alla Biblioteca Nazionale Slovena e degli Studi e si occupa della perpetuazione del ricordo dei quattro eroi fucilati, della conservazione dei valori antifascisti che rappresentano un valore comune a livello europeo, finalizzati ad una cultura della pace e della convivenza. Il presidente del Comitato è Milan Pahor.